Asse intestino-cervello e funzionalità del plesso solare: le vie bidirezionali nella nostra comunicazione interna
Da un punto di vista fisiologico, il plesso solare (detto anche plesso celiaco) è formato da un complesso di fibre nervose e gangli del sistema nervoso simpatico tra ombelico e diaframma, che formano una struttura a sole. Le sue terminazioni nervose s’irradiano verso gli organi addominali (stomaco, intestino, fegato, reni, surreni). Il plesso è situato a livello della dodicesima vertebra toracica, si estende davanti all’aorta e dà origine a molti plessi secondari tra cui quello renale, surrenale, mesenterico superiore ed epatico. È, quindi, un centro nervoso ed energetico di primaria importanza per il benessere di tutto l’organismo ed è frequentemente soggetto a blocchi, tensioni e disturbi. In particolare, le tensioni e i disturbi in questa zona possono essere dovute sia a fattori emotivi (ansia, insicurezza, apatia) che di tipo fisiologico (cattiva digestione, disordini alimentari, disbiosi). Tra gli stimoli effettori del plesso solare vi sono l’inibizione della digestione (inibizione contrazione della colecisti), la vasocostrizione dei vasi epatici, inibizione della peristalsi, contrazione degli sfinteri.
Ma cosa può alterare il funzionamento di questo plesso? Ci sono diverse cause che si possono citare ma la più trainante è sicuramente l’alterazione dell’asse intestino-cervello, quell’asse bidirezionale di comunicazione che collega il sistema nervoso centrale all’intestino. L’intestino e in particolare il microbiota intestinale, infatti, svolgono un ruolo importante non solo nella funzione gastrointestinale ma anche nella regolazione dell’umore, dell’ansia e del dolore attraverso la comunicazione con il cervello, come evidenziato da numerosi studi preclinici. È stato scoperto, in diversi studi sperimentali, che la manipolazione del microbiota intestinale modifica il comportamento emotivo e cognitivo, l’espressione dei neurotrasmettitori e la funzione cerebrale. Gli effetti della somministrazione di probiotici per 4 settimane sul comportamento, sulla funzione cerebrale e sulla composizione microbica intestinale in uno studio randomizzato su 45 soggetti, ha evidenziato cambiamenti nei modelli di attivazione cerebrale in risposta alla memoria emotiva e ai compiti decisionali emotivi, che erano anche accompagnati da sottili cambiamenti nel profilo del microbiota intestinale. La composizione del microbiota rispecchiava le misure comportamentali riferite dai soggetti stessi e le prestazioni della memoria. Il tratto gastrointestinale contiene comunità di microbi (batteri, funghi, virus) che variano in base alla posizione anatomica e influiscono sulla nostra salute. Le comunità microbiche differiscono nella composizione in base all’età, alla dieta e alla posizione nel tratto gastrointestinale, e i metaboliti microbici forniscono segnali chiave che aiutano a mantenere la corretta fisiologia dell’organismo. Diviene quindi di primaria importanza per la nostra salute riuscire a comprendere da un lato gli aspetti emotivi e dall’altro quelli funzionali (legati spesso a digestione e alterazioni di specifiche comunità microbiche intestinali) che possono incidere sulla salute del plesso solare ed adottare strategie per riportarci in equilibrio. Una tra tutte la Forest Therapy che sta emergendo sempre di più come metodo efficace per ridurre stress mentale, ansia e infiammazioni, oltre a favorire la funzionalità del sistema cardiovascolare.